Per l’MTChallenge di questo mese ho pensato ad una
ricetta che cercasse di unire il gusto siciliano dell’arancina con la tradizione
della mia città: Roma. La ricetta di Roberta è favolosa: leggere dell’arancina e non
pensare al cugino supplì è stato impossibile! Almeno per me romana de Roma… infatti
recentemente ho scoperto che il supplì
non solo è mangiato solo a Roma e dintorni, ma alcuni miei amici (non di Roma)
neanche lo conoscono!!!!
Per cui ecco le mie arancine… al telefono! La ricetta è quella
proposta per la sfida, che vi riporto nella mia versione.
Per 28 supplì di media grandezza:
1 kg di riso originario
2,5 l di brodo vegetale già salato
(sedano-carota-cipolla-patata) in cui ho stemperato una bustina di zafferano
50 gr di burro
25 gr di parmigiano grattugiato
25 gr di pecorino romano grattugiato
Cipolla
Olio extravergine di oliva
In un tegame ampio, fate appassire la cipolla con l’olio ed aggiungete
il riso. Tostate per qualche minuto, poi procedete alla cottura come fosse un
risotto. Fermate la cottura quando il riso è al dente, ed il risotto non
particolarmente cremoso. Aggiungete il burro ed i formaggi grattugiati, poi
abbattete la temperatura del riso immergendo il tegame in acqua fredda, in modo
che non continui a cuocere. Fate riposare in frigo una notte.
Per il ripieno (nota: ho fatto ad occhio, per cui mi è
avanzata una quantità di ragù sufficiente per un reggimento-o per almeno tre
pasti per me e mio marito… per cui vi scriverò dosi iperdimezzate…)
100 gr di macinato di bovino
100 gr di macinato di suino
Mezzo bicchiere di vino bianco
250 gr di pomodorini pelati
Cipolla
Olio extravergine di oliva
Sale
Mozzarella q.b.
Fate appassire la cipolla con l’olio, poi aggiungete il
macinato di carne e sgretolatelo con un cucchiaio di legno. Sfumate con il vino
bianco e fate evaporare. Aggiungete i pomodorini pelati, regolate di sale, e
lasciate cuocere il ragù a fuoco lento per circa mezz’ora (assaggiate!). Per farcire le nostre arancine servirà un ragù
ben freddo, per cui io l’ho cotto mentre facevo il riso ed ho lasciato anch’esso
una notte in frigo.
Ho richiuso le arancine e le ho
passate nella lega.
Per un attimo, ho temuto che il supplì avesse prevalso sull'arancina e che il riso fosse stato condito :-) invece, sei stata bravissima e ti sei mantenuta all'interno del regolamento, sfornando un'ottima "via di mezzo" che salva capra, cavoli e pure il cuore filante, che in effetti è roba da mandare in deliquio, anche alle otto del mattino!
RispondiEliminaGrazie per aver partecipato e buona giornata!
No no non poteva prevalere il supplì!!! Che arancina sia!!! Grazie a voi come sempre!!!
EliminaSi vede che hai il supplì nel sangue! hai saputo trasportare la tua esperienza in queste arancine perfette, dorate e filanti!
RispondiEliminaBravissima!
Francy
Grazie Francy!!!
Eliminacominciando a leggere ho temuto anch'io il fuori concorso, e invece tu sei stata bravissima a fare tesoro della tua tradizione per comprenderne un'altra e per valorizzarla con il giusto e filante tocco di supplì!
RispondiElimina^_^
roberta
Ma no, ho studiato per bene il tuo post!!! Favolose queste arancine!!!
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